Martin Heidegger
Cura Ansia Desio. L’ansia, conosciuta fin dai tempi degli antichi greci (che la chiamavano melanconia, attribuendola alla bile nera) è da sempre un attributo intrinseco della vita emotiva degli esseri umani. Gli uomini la conoscono bene e in molte circostanze hanno imparato a riconoscerla e a gestirla.
L’etimo della parola ansia deriva dal verbo latino ango che letteralmente significa stringere soffocare.
Ciò ci rimanda a quella sensazione di soffocamento generalizzato e di una sorta di ottundimento mentale che l’ansia ci procura.
Ma se osserviamo con maggiore attenzione questo fenomeno ci accorgiamo che non sempre l’ansia ha una valenza negativa.
Come riportato dagli studi clinici e da me personalmente osservato nei casi in cura presso il Centro Cura Ansia Desio, esiste uno stato di ansia fisiologica, sana e giusta che tutti noi proviamo. Per esempio di fronte ad una potenziale minaccia, in una situazione di pericolo, o ancora quando ci attende una prova impegnativa, come un esame o un colloquio di lavoro o un incontro con una persona per noi significativa.
Quando insomma ci si impegna per ottenere dei risultati, l’ansia tiene viva la motivazione, ci attiva, diviene una spinta fondamentale che ci impedisce di affrontare gli eventi importanti con un atteggiamento sonnacchioso e poco produttivo.
Quindi di per sé, in giusta dose, uno stato di ansia e di complessiva tensione, possiamo addirittura considerarlo un valido alleato.
Innanzitutto il primo segnale di riconoscimento si colloca nell’eccessiva presenza dell’ansia rispetto alle reali condizioni che si presentano.
L’ansia diviene inadeguata, sproporzionata rispetto alla situazione oggettiva.
Acquista un’intensità eccessiva e ha una durata lunga, spesso è sempre presente e non abbandona mai la persona che ne è afflitta. Invade l’aspetto cognitivo, ovvero i pensieri sono continuamente concentrati sul tema ed emotivamente ci si trova costantemente agitati, inquieti e l’ansia si costituisce come un’interferenza nell’esecuzione dei compiti del quotidiano.
È importante considerare i disturbi dovuti all’ansia non tanto come un problema del tutto svincolato dalla condizione emotiva generale della persona ma come un forte campanello d’allarme che spesso sta ad indicare un disagio che non è ancora venuto “a galla”.
È possibile che la persona che soffre di disturbo d’ansia sia alla ricerca di un equilibrio che non riesce con chiarezza ad identificare.
Questa condizione può allora divenire una valida occasione per condurre la persona, attraverso un intervento psicologico, a ritrovare un equilibrio che potrà consentire una maggiore serenità.
Vi sono una serie di sintomi, e l’ansia è uno di questi, che sono degli inequivocabili indicatori che si manifestano attraverso il corpo, di una condizione più generale di disagio che non è quasi mai evidente ad una prima osservazione. La terapia psicologa può costituirsi come un valido aiuto a “far luce”, un contributo al miglioramento delle condizioni generali. In quest’ottica anche l’inquietudine generata dall’ansia, come altri disturbi psichici, può presentarsi come un’opportunità di miglioramento della nostra condizione.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre il 20% della popolazione ho sofferto o soffre di disturbo d’ansia.
Anche rispetto a quello che si è osservato presso il Centro Cura Ansia Desio, le tipologie di ansia più diffuse sono:
L’ansia coinvolge la persona nell’arco dell’intera giornata, senza che vi siano motivi specifici, è eccessiva e sproporzionata, e procura uno stato costante di forte irrequietezza con un conseguente stato di affaticamento complessivo. concentrarsi diventa difficile, i compiti del quotidiano assumono proporzioni esagerate e spesso tutto ciò è peggiorato dal fatto che il sonno risulta molto disturbato.
Come osservato presso il Centro per la Cura Ansia Desio, l’ansia causa in questi casi uno stato fisico di tensione muscolare costante e non è legata ad un evento specifico (viene anche chiamata “ansia libera”).
A volte ci appare come ansia somatizzata ovvero ci sono sintomi che la rappresentano quali palpitazioni, sudore mal di testa, extrasistole, dolori intestinali, difficoltà digestive, insomma l’ansia può esprimersi nel corpo con innumerevoli manifestazioni.
Si tratta di un disturbo molto diffuso. Sempre più persone ne soffrono. Si manifesta con ricorrenti attacchi di panico, che si presentano all’improvviso e apparentemente senza un valido motivo. È un’esperienza sconvolgente a cui non si può opporre resistenza, dura circa 10 minuti. La caratteristica dominante dell’attacco di panico è la paura. Paura di perdere il controllo, paura di impazzire, paura di morire, il cuore diviene sempre più accelerato e il respiro affannoso con sensazioni di soffocamento. Negli attacchi di panico il coinvolgimento del corpo è pressoché totale, e questo contribuisce in maniera predominante a far credere ad un pericolo di morte.
Anche se la parola nello specifico significa “paura della piazza”, l’agorafobia più precisamente consiste nella paura di trovarsi in luoghi dove potrebbe essere impossibile fuggire o richiedere aiuto. Di conseguenza per i nostri pazienti del Centro per la Cura Ansia Desio che soffrono di agorafobia diviene difficile trovarsi in luoghi aperti come piazze o mercati ma anche utilizzare mezzi pubblici come metropolitane, aerei, autobus o treni. Anche taluni luoghi chiusi come cinema, teatri o grandi magazzini suscitano uno stato di forte ansia. Essere in mezzo alla folla da soli è un’altra condizione che diviene insopportabile.
E’ con maggior frequenza presente nei bambini e negli adolescenti ma può manifestarsi anche negli adulti.
E’ caratterizzato da un’estrema difficoltà a separarsi o dalla propria casa, considerata “luogo sicuro”, o dalle persone affettivamente più vicine (genitori, parenti, coniuge).
E’ caratterizzato dalla paura del giudizio da parte degli altri, dal timore che gli altri possano accorgersi della propria ansia, o dalla paura di avere comportamenti inadeguati, goffi e impacciati.
Tutte le situazioni sociali procurano uno stato di ansia spropositato fino a rendere per la persona che ne soffre molto difficoltoso e a volte impossibile partecipare a situazioni in cui siano presenti altre persone. L’evitamento delle situazioni sociali ha come naturale conseguenza un peggioramento della qualità della vita.